Altro sesso. Reale del sesso
Anna Castallo (membro SLP/AMP)
- la non esistenza del rapporto sessuale, non esistenza che troviamo in alto a destra nelle formule della sessuazione e che non è da intendersi come uno sfondo primigenio, su cui sorgerebbe il significante, ma come un reale traumatico che sorge dal significante, “così come il grido non si profila su uno sfondo di silenzio ma, al contrario, lo fa sorgere come silenzio” (Sem XI, p 27);
- gli oggetti a, quel qualcosa per cui il soggetto erotizza la rimozione fondamentale (e da qui il trauma della sessualità), erotizzazione che si localizza su pezzi del corpo, facendone un corpo che non si potrà mai più ricomporre. È il modo in cui il parlante incontra l’inesistenza del rapporto sessuale: la dispersione dei godimenti del corpo negli oggetti a e l’inesistenza di un fallo che riesca a ricomporne il puzzle e ad ottenere un godimento pieno che scriva il rapporto sessuale (il fallo ci prova, ma non ci riesce), cosicché non vi è sessualità nevrotica che non resti attorcigliata intorno a un buco traumatico. L’oggetto a, poi, col suo lato immaginario consentirà di formare le tante scene perverse del trauma della sessualità, che cercheranno di fare da velo alla non esistenza del rapporto sessuale.
E poi c’è “un sesso come Altro”: «Di questo luogo dell’Altro, di un sesso come Altro, come Altro assoluto, che cosa ci permette di affermare lo sviluppo più recente della topologia?» (Sem XX, p. 9). Credo che qui Lacan con “Un sesso come Altro”, si riferisca a “un sesso come reale”, quel reale che si incontra -o, forse meglio, si assume- in una fase diversa della analisi, in cui può accadere che l’analizzante si faccia partner non più del fantasma e delle sue scene perverse che cercano di ricomporre immaginariamente il trauma della sessualità e l’inesistenza del rapporto sessuale, ma del trauma stesso o meglio degli effetti di godimento della rimozione fondamentale. Allora per l’istante della contingenza il rapporto sessuale può cessare di non scriversi. Scrittura che è assunzione, da parte del parlante, del reale del suo godimento, di quel reale che è per lui il trauma intrattabile e inguaribile della sessualità. Nuova scrittura, nella contingenza, di quella Alterità che è il reale intrattabile; nuova alleanza con l’Altro sesso. Anche questo è il reale del sesso.